Atterro all'aeroporto di Faial, quarta isola di questo mio viaggio, e con un taxi arrivo a Horta. Tra tutte le citta' sparse nelle nove isole Azzorre forse questa e' la piu' mondana. L'isola e' stata lungamente frequentata dal jet set internazionale ed in particolare da Alberto I di Monaco che qui si e' dedicato ai suoi studi oceanografici.
Gli Yacht arrivano nel piccolo porto da ogni parte del mondo e grazie agli equipaggi e' diventato famoso il Peter's Cafe Sport.
Trattato di passaggio l'aspetto frivolo, mi lancio su quello che invece era una cosa che mi interessava di quest'isola. La mitica baia di Porto Pim, in una casa della quale, Antonio Tabucchi ambienta il suo "Donna di Porto Pim".
E' una piccola baia che una volta era il porto, utilizzato soprattutto dalle prime popolazioni fiamminghe che si stabilirono qui nel sedicesimo secolo. Pim, mi ha detto il tassista, vuole dire sicuro in Olandese. Verifichero'.
Non ci si mette molto a girare il paese. Giusto il tempo di soffermarsi sui dipinti che le varie barche che da qui sono passate hanno disegnato sulla banchina.
Questo qui era forse il porto piu' importante per la caccia alla balena, un tempo.
Questa volta ho deciso di prendermela comoda. Cena a base di gamberoni cotti su pietra rovente, vinho verde e a nanna.
Alla prossima....
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